domenica 27 aprile 2008

Momenti bizzarri nelle storie di Batman

Forse devi smetterla coi porno, ma questa scena pare avere un significato sottinteso solo a me?

Clicca per ricevere una cannonata di crema di Joker in faccia

Il Joker, travestito da Charlot, compie una rapina in una banca mentre si fa riprendere da un paio di complici per vincere un concorso cinematografico indetto da un riccone appassionato di commedie ed entrare così nella sua villa per compiere un furto.

"Ma capo" gli chiede uno scagnozzo "perché non siamo semplicemente entrati di nascosto?"

"Avrei potuto, ma essere invitati da lui e poi derubarlo, questo è ironico!"

Brillante.

Tratto da Showcase Presents Batman Vol. 1, dove le storie di Batman iniziano ad assumere le stesse sostanze dei suoi autori.

giovedì 24 aprile 2008

Soggetti estratti: episodio pilota di The Shield

Clicca per un Vic a grandezza maggiore

ATTENZIONE: SPOILER

In un precedente aggiornamento
di Baphomouse ho parlato di come ricavare il soggetto di una storia a fumetti può insegnare molto su quella storia. Nei commenti a quel post, Sergio Badino ha sottolineato come questo esercizio possa applicarsi anche a film, telefilm e libri permettendoci di imparare qualcosa di utile anche allo scrivere fumetti. Quando il prof parla io eseguo, quindi ho preso la palla al balzo e ho ricavato il soggetto dell'episodio pilota di The Shield, telefilm poliziesco di grande successo la cui visione è consigliata.

Prima di parlare del soggetto, due parole sul perché abbia scelto questo specifico episodio di questo specifico telefilm.

Il pilota di una serie televisiva deve presentare al pubblico i protagonisti, i comprimari, le dinamiche tra di loro, le ambientazioni in cui si muovono, il tema portante della serie e deve fare tutto questo in maniera accattivante per convincere il pubblico a guardare l'episodio successivo. Sono tutti aspetti che entrano in gioco anche con il primo numero di una serie a fumetti, fatte salve tutte le differenze di linguaggio dei due mezzi espressivi. La scelta è ricaduta poi su The Shield sia per la qualità generale dell'episodio sia per il finale che lo pone un gradino sopra a molti pilota che mi è capitato di vedere.

Ma andiamo nello specifico e parliamo del soggetto che potete scaricare da qui.

Guardando l'episodio quello che colpisce di più è il finale con l'omicidio a sangue a freddo della talpa onesta da parte di Vic il corrotto. Un finale così crudo e d'effetto riesce perfettamente a definire il tema portante della serie e a conquistare lo spettatore. Ma come mai un poliziotto corrotto, non esattamente il personaggio più originale della storia, rimane così impresso nello spettatore?

Smontando l'episodio e scrivendone il soggetto si può notare come Vic, fino all'ultima scena, sia bene o male l'antieroe dell'episodio: tradisce la moglie, si considera superiore al proprio capo, è corrotto e prende il pizzo da spacciatori, papponi, troie e copre tenutari di crack-house però è a lui che si rivolgono i suoi colleghi quando si tratta di salvare una bambina nelle mani di un pedofilo reticente. Grazie al pestaggio brutale del pedofilo scopriamo l'ubicazione della bambina che viene tratta in salvo e tutti applaudono Vic, spettatore compreso. A questo punto, quando iniziamo a patteggiare per un uomo che fa quello che deve fare per rendere migliore il proprio quartiere (e aiuta pure una prostituta-madre donandole dei soldi!) gli sceneggiatori ci ridono in faccia facendogli uccidere a sangue freddo un poliziotto onesto con l'unico scopo di mantenere i propri affari loschi intatti. A questo punto quella che era una linea labile tra giusto e sbagliato va a farsi benedire e lo spettatore non sa più cosa aspettarsi, a parte la messa in onda dell'episodio successivo.

In aggiunta alla costruzione a mio modo di vedere ottima del finale, il pilota funziona nel delineare oltre a Vic i numerosi comprimari della serie e le loro dinamiche tutt'altro che scontate. Oltre ai confronti sfaccettati tra ad esempio Claudette e Wagonback, quest'ultimo e Danny o Aceveda e Vic, trovo che una buona trovata sia stata quella di mostrare Shane quasi sempre al fianco di Vic, finale compreso. Nonostante Shane quasi non parli e non agisca in questo episodio è evidente il legame tra i due e il fatto che sia il braccio destro di Vic, aspetti fondamentali nel proseguo della serie.

Da non sottovalutare poi la capacità degli autori di spezzare le varie trame dell'episodio incastrandole tra loro rendendo rendendolo dinamico e mai noioso e infarcendolo delle informazioni necessarie a conoscere i personaggi senza cadere nel famigerato info-dump.

Visione quindi consigliata per fini didattici, oltre che per puro intattenimento come tutte e tre le prime stagioni. Sulla quarta non mi pronuncio dovendola ancora vedere.

Se avete osservazioni da fare o vi vengono in mente altri pilota interessanti non esitate a farvi vivi nei commenti.


lunedì 21 aprile 2008

Ancora su Comicsblog.it - collaboratori nell'ombra


Se Comicsblog.it esiste e sta crescendo costantemente, e se ho raggiunto un minimo di qualità nei miei post, devo ringraziare principalmente due persone.

Low-fi, all'epoca in forze alla redazione di Gamesblog, che convinse i capi di Blogo della fattibilità di un blog dedicato ai fumetti e mi convinse a propormi come redattore. Nonostante non abbia mai scritto per Comicsblog, il suo apporto è stato fondamentale per la nascita del blog.

Eugenio, di cui potete recuperare il curriculum sul suo interessante blog personale, che ha seguito passo passo la nascita di Comicsblog per i primi fondamentali mesi istradando me e i miei colleghi lungo la strada del giornalismo online. Grazie ai suoi consigli, esempi e frequenti cazziatoni ha reso migliori i nostri pezzi e la qualità generale del blog.

Se in futuro mi dovessi trovare a collaborare di nuovo con loro sarebbe senz'altro stimolante.

sabato 19 aprile 2008

Comicsblog.it compie un anno - riflessioni sparse


Un anno fa nasceva Comicsblog.it, il blog della famiglia di Blogo dedicato, non lo direste mai, ai fumetti e nasceva proprio con un mio post dedicato ad Alan Moore, se siete curiosi lo trovate qui.

Dopo un anno e 975 post sotto la cintura posso buttare giù qualche impressione derivata da questo lavoro e di come possa risultare utile anche ai fini creativi.

Come potete intuire dal numero di miei pezzi si tratta di un impegno giornaliero che mi ha fatto scrivere in media 2,6 post al giorno. Sterile matematica a parte, il dato più significativo per il sottoscritto è l'essere riuscito ad aggiornare il blog ogni giorno senza saltarne nemmeno uno, grazie anche all'estrema comodità del poter programmare la pubblicazione dei post con giorni di anticipo. Sia come sia non ci sono state domeniche, feste comandate o impegni più o meno imprevisti che mi abbiano fermato, un allenamento alla metodicità e alla regolarità che penso possa tornare utile anche alla scrittura creativa.

Altro esercizio non da poco deriva dall'approccio cronachistico che provo a mantenere quando redigo i post. Data la brevità dei pezzi, concisione e chiarezza sono fondamentali, così come le stranote 5 W del giornalismo. Sono tutti aspetti fondamentali anche nella scrittura creativa, specialmente nella stesura dei soggetti. Inoltre durante la stesura dei pezzi non è raro l'utilizzo di dizionari dei sinonimi e contrari o vocabolari per fugare dubbi di ogni tipo, accorgimento ottimo per arricchire il proprio lessico.

Aspetto meno legato alla tecnica di scrittura ma comunque stimolante è la mole di fonti di vario tipo cui mi rivolgo per cercare materiale interessante. Considerando forum, siti e blog, sia italiani che stranieri, sia di appassionati che di addetti ai lavori di ogni genere e grado, seguo circa 150 fonti diverse.

Come potete immaginare la quantità di informazioni in cui mi imbatto è decisamente vasta e, per una questione meramente statistica, legata non esclusivamente al mondo del fumetto. Questo mi ha permesso di sfruttare le potenzialità bibliotecarie di internet come raramente mi è capitato negli anni passati, facendomi scoprire un sacco di notizie, fatti, persone e luoghi che potrebbero un giorno fare capolino nelle mie storie.

In generale quindi, anche se scrivere fumetti è tutto un altro paio di maniche, devo ammettere che redarre i post per Comicsblog si sta rivelando un ottimo modo per tenere le mani calde e raccontare qualcosa ogni giorno. Oltretutto Blogo paga e lo fa con regolarità, il che non guasta, anzi.

Rileggendo il post mi rendo conto che ho analizzato esclusivamente il lato più tecnico della questione tralasciando quello più editoriale, magari ci torno sopra nei prossimi giorni.



mercoledì 16 aprile 2008

L'uso della splashpage tra The Goon e NEXTWAVE

La splashpage, la tavola occupata interamente da un'unica vignetta, viene solitamente utilizzata per scene di enorme impatto scenico in cui spesso a farla da padrone è l'azione. Esplosioni, dispiegamento di forze in campo, campi lunghissimi per mostrare nuovi ambienti e soprattutto scazzottate tra buoni e cattivi.

Un esempio portato all'eccesso di SP e di scazzottate lo potete trovare in NEXTWAVE, la maxiserie di Ellis e Immonen che prende a pesci in faccia (ittici o meno) il genere supereroistico tra omaggi, parodie e ammodernamenti di vecchi personaggi.


State per cliccare una thumb di NEXTWAVE

Nel numero 11 trovate una sequenza di sei doppie SP in cui i protagonisti non fanno altro che prendere a mazzate un enorme numero di nemici sempre più assurdi e improbabili. Se " Alcuni Stephen Hawking su carrozzina volante" e "Enorme Gorilla-Wolverine" non vi bastano, trovate tutte le tavole in questo mio post su comicsblog.it.

Questa sequenza ha generato parecchie critiche tra i lettori riassumibili in "3 dollari per un albo che si legge i 2 minuti!? Rivoglio i miei soldi!". Personalmente il divertimento generato dalle idee buttate in quelle 12 pagine mi ha ampiamente ripagato del prezzo del biglietto, trovando inoltre il tutto perfettamente coerente con l'atmosfera generale della serie.

Ma la critica mi ha dato da pensare sulla legittimità o meno di determinate SP usate a volte più per riempire spazi e generare azione, magari figa tanto per essere figa, che per far passare determinate idee e atmosfere al lettore.

E' possibile riuscire a sfruttare invece la splash page, magari una sequenza di SP, non per riempire spazi o creare una sequenza d'azione figa ma per creare atmosfera, pathos e avvicinare il lettore ai personaggi e viceversa? Il caso ha voluto che nello stesso periodo in cui ho letto NEXTWAVE abbia letto anche lo speciale di The Goon intitolato Chinatown scritto e disegnato da Eric Powell, e la risposta non può che essere si.


Clicca per ingrandire

Chinatown è sostanzialmente la storia del primo grande amore di Goon, di come questo sia finito nel più classico dei modi e delle conseguenze che ha avuto nel suo rapporto col mondo e le persone. Una storia d'amore struggente e umana ricca di sfumature emozionali e riflessioni sull'amicizia, con una sfilza di pestaggi, dita mozzate, gente arsa viva e un drago cinese che fa un bruttissimo incontro con due machete. Dovrebbero farne di più di storie d'amore così.

Comunque torniamo alle SP.

Quando Il Grande Amore di Goon gli spezza il cuore, Goon si ritrova solo in una stanza, si guarda allo specchio e a questo punto inizia una sequenza di 5 SP, 5 primi piani in cui Goon guarda il lettore-specchio-sestesso, passando da una profonda tristezza alla disperazione più nera che gli fa tormentare il volto rigato da grosse lacrime di dolore.

Fatto questo Goon si riprende e affronta la situazione nell'unica maniera possibile:


Clicca per sentire il dolore

Violenza come se piovesse che porta a un finale immerso nel sangue ma amarissimo.

La scelta di Powell di dilatare il dolore di Goon in 5 splash page risulta, grazie anche alla sua bravura come disegnatore, ottima per avvicinarci al protagonista e farci condividere con lui un sentimento comune ai più, una dimostrazione a mio avviso di come le potenzialità della SP non siano legate esclusivamente ad azione e fighetterie correlate.

Per inciso, il resto di Chinatown è tutto di altissimo livello e merita di essere letto anche se non conoscete la serie regolare, dopotutto è in un certo senso lo Year One del personaggio.

lunedì 14 aprile 2008

Bapho-Mouse nuovamente online


Risponderò alle mail nei prossimi giorni e tornerò a postare segoni a due neuroni su fumetti e quant'altro.

A ogni buon conto l'immagine è tratta dal secondo volume dedicato a The Goon edito da Magic Press, La mia infanzia criminale (e altri racconti) che spacca proprio i culi. Prima o poi devo decidermi a parlare dello speciale Chinatown dedicato a The Goon, una delle cose migliori che ho letto l'anno scorso.

mercoledì 9 aprile 2008

Chiuso per collaudo

Sarò fuori città e senza connessione fino a lunedì, se non rispondo alle mail non fatevi infartare.

Per ingannare l'attesa arate culi col gioco flash di Ken Shiro che male non fa.

Thx Loffio per il giochillo.

venerdì 4 aprile 2008

Batman, il Modello T, macchine stregate e Joe R. Lansdale

Recentemente ho parlato de La lunga notte della vendetta, il romanzo di Lansdale con protagonista Batman che mi ha deluso non poco, qui il post. Avevo detto che sarei tornato sulla figura del cattivaccio del romanzo, una macchina nera animata e assetata di sangue.

Nelle settimane precedenti e successive la lettura del romanzo, il caso ha voluto che incappassi in altre storie a fumetti e non che ruotano intorno al tema tutt'altro che nuovo della macchina infernale o posseduta.

Riallacciandomi direttamente a Batman ho avuto modo di leggere una storia del 1965 scritta da Gardner Fox in cui il cattivone The Outsider tenta di piegare Batman rivoltandogli contro tutti i suoi gadget fighissimi animandoli grazie all'originario acido nucleico che aveva dato origine alla vita sulla terra e che è riuscito a trovare in fondo al mare. Beccatevi questa, creazionisti.

Clicca per una versione a 12 cilindri

Comunque, come vi farà intuire la copertina qui sopra di Detective Comics 340, tra i vari gadget animati si trova anche la Batmobile che tenta in tutti i modi di stirare Bats e Robin arrivando addirittura a correre su per un muro perpendicolare, una scena che ricorda molto da vicino una delle scene più spettacolari e impossibili del romanzo di Lansdale. Ad ogni buon conto qui sotto ecco la tavola tratta dal fumetto.

Clicca per ingrandire

Manco a dirlo Bats riuscirà ad avere la meglio sulla Batmobile (e sui bat-a-rang e sulle suppellettili della batcaverna, cancellata in acciaio compresa) e salvare la pellaccia, ma non riuscirà ad acciuffare The Outsider, il marrano.

Insomma, le similitudini tra le due storie mi sembrano evidenti.

Clicca per una grandezza stramba

Sempre nel mondo dei fumetti mi sono imbattuto nella divertente storia breve intitolata ...Gregory aveva una Modello - T, apparsa originariamente sulle pagine di Weird Science numero 7 del 1951 e ristampata in italiano dalla 001 Edizioni sul secondo volume dedicato alla fondamentale pubblicazione della EC Comics.

Clicca per ingrandire

Scritta da Harvey Kurtzman vede una Modello T prendere vita ricambiando l'amore del proprio proprietario alla morte di questo, riportandone a casa il cadavere quando soffre un infarto, e dando una bella lezione ai giovinastri d'oggi degli anni '20 in cui è ambientata, quei drogati con il loro charleston.

Ultimo fortuito incontro è stato il racconto Il fantasma di una Modello T, apparso originariamente nel 1975 negli USA e letto da me nell'edizione italiana del 2001, la raccolta Nuove avventure nell'ignoto nella collana Urania millemondi.

Clicca per una dimensione uranica

In questo racconto malinconico e lieve l'autore Clifford D. Simak ci mostra una Moello T che, guidandosi da sola, trasporta il suo anziano proprietario in un tuffo nel passato in cui incontrerà un vecchio amico ormai morto da tempo.

Nuovamente le similitudini balzano all'occhio.

Ignoro se la storia di Kurtzman apparsa su Weird Science sia la prima storia con una macchina stregata-posseduta-animata, è di sicuro la più vecchia che mi sia mai capitato di leggere e dato il poker di storie mi pareva interessante sottolinearne i vari rimandi.

Si lo so a cosa state pensando: Herbie? Christine?

Il primo non lo vedo da almeno 15 anni e per quanto riguarda la creazione del Re non ho mai avuto modo di leggerla ne di vederne la trasposizione cinematografica.

In ogni caso se vi vengono in mentre altre storie a base di auto possedute, magari precedenti a quella di Kurtzman, lasciate un commento.