Non c'è trucco non c'è inganno |
Nata nel 1978 Lisa diventa una
ginnasta da ragazzina e durante il college si appassiona alla danza diventando
una Go-go Dancer. Sono evidentemente passioni più forti di qualsiasi cosa, se
nemmeno le amputazioni subite a causa di un’infezione batterica molto grave
l’hanno fermata.
Negli anni successivi continua il
suo percorso di ballerina e artista. Invece di nascondere la propria invalidità
e mutilazione, mostra le sue parti mancanti in spettacoli danzanti di varia
natura. In Five Open Mouths racconta l’esperienza traumatica del risveglio
successivo alle amputazioni, sottolineando lo shock subito e il tentativo di
metabolizzarlo e superarlo. Questo percorso di riconquista del proprio corpo la
porta a usarlo come fosse una vera e propria prop di scena. Esempio perfetto è
l’uso di protesi inconsuete, come le gambe da tavolo d’epoca vittoriana che usa
per le gambe e per le braccia. Il risultato è allo stesso tempo disturbante in
questa commistione tra carne e legno, ma dona anche in un certo fascino ai
movimenti dal ritmo poco umano a cui è costretta.
Mostrare la propria condizione
allo spettatore, rendendola così evidente da non poter essere ignorata, crea
disagio e curiosità in buona parte del pubblico. Mutilazione, malattia e in
generale tutto quanto non rientra nel canonico senso della normalità vengono
recepiti come qualcosa di sbagliato, da nascondere e di cui provare vergogna.
Lisa decide invece di sfruttarla come punto di partenza per le proprie
performance. Quando si rinchiude in una teca trasparente armata delle proprie
protesi e danza senza musica con movimenti tra l’insetto e l’umano, si mostra
ai passanti di una normale strada. Potete vedere il video di questa performance
qui. Un collaboratore riprende lei ma soprattutto alcuni spettatori di
passaggio. Una signora chiede “Is that a person?” E dopo qualche secondo “But
mentally she’s fine?”.
Due domande che credo decretino
il successo della performance e più in generale del percorso che Lisa sta
seguendo. Quando il corpo di una persona cessa di essere incasellabile senza
problemi in quanto percepiamo come normale e congruo, sembra che di conseguenza
crollino anche l’umanità e la sanità mentale della persona. Da qui la necessità
per chi si trova a non possedere più il proprio corpo di studiare se stesso e
l’effetto che la propria immagine provoca negli altri.
In un altro video Lisa (clicca qua che te lo apre in un'altra finestra), indossate
le protesi e accompagna da musica, balla in maniera lenta e sensuale. Questa volta le
reazioni mi sembrano diverse. Sarà la musica, sarà il contatto che instaura
fissando gli spettatori che la fissano o il fatto che si tratti di una performance all'interno di uno spazio canonico, ma mi pare siano più
affascinati e meno repulsi dal suo corpo. E non mi stupirei se alcuni non si
rendessero del tutto conto delle mutilazioni di lei.
Attualmente Lisa sta preparando
un nuovo spettacolo, questa volta incentrato sulla Lyra. Come vedete nella foto
qua sotto si tratta di un cerchio da acrobata. Fatico a immaginare in che modo
riuscirà a dominare la lyra e il suo corpo, so solo che non vedo l’ora che
spunti un suo video in cui si mostra e dimostra di non mollare mai.
Qua trovate il suo sito
ufficiale.
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