giovedì 14 settembre 2017

Dietro le quinte di Videopoker, scritto da Davide Costa e disegnato da Eleonora Antonioni

Ho scritto una tavola autoconclusiva ed Eleonora Antonioni l'ha disegnata. Vi mostro subito la tavola, mentre più sotto trovate la sceneggiatura, un mio layout terribile e un paio di mie riflessioni.

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Sono molto contento che Eleonora l'abbia disegnata, perché credo abbia un gran tocco nel riuscire a far trasparire inquietudine e malessere in maniera sottile e non didascalica. Il tutto in un contesto al 100% realistico che rende la cosa ancora meno facile. Ma i disegni parlano da soli, così come tutto quello che trovate sul suo sito personale.

Nell'immagine che segue potete leggere la sceneggiatura che ho inviato a Eleonora, e se l'immagine risulta poco chiara la potete scaricare in pdf da qua


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Nella sceneggiatura ho suggerito di aumentare, di vignetta in vignetta, le dimensioni del PAM che indica il pigiare i tasti del videopoker, cosa che mi pare funzioni bene per sottolineare il crescendo della frustrazione della protagonista. L'idea di dare quel suggerimento mi è venuta scarabocchiando il layout della tavola, che trovate qua sotto:

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Come vedete, nel layout mi sono limitato a isnerire i suoni. Questo perché avevo deciso di tenere il più possibile simili le immagini, quindi non avevo bisogno di pormi troppi problemi su dove inserire i personaggi. Per questo motivo mi pareva giusto sfruttare le onomatopee, ed è proprio scribacchiando i layout che mi é venuta l'idea di chiedere di disegnare il PAM sempre più grande e lasciare il DLN DLN DLN sempre uguale e monotono. Le onomatopee, così come i balloon e il lettering, sono elementi essenziali nel racconto a fumetti, per cui non solo è lecito sfruttarle ma molto auspicabile. Sottolineo lo scriabacchiare perché sono convinto che scrivere fumetti richieda ragionare il più possibile per immagini, per cui prendere carta e matita può aiutare a farsi venire in mente soluzioni che limitandosi a scrivere, forse, non verrebero fuori. Inoltre: Eleonora non ha mai visto questo layout, è servito solo a me per chiarirmi le idee. A meno di non avere richieste davvero incasinate, penso che dare dei layout a chi disegna sia un po' invadente, ma ogni storia è diversa quindi non lo escludo a priori.

E ora il momento dell'autocritica: forse per sottolineare il tempo che passa avrei potuto chiedere di inserire clienti che fanno cose in orari evidentemente diversi. Tipo: uno che fa colazione in vignetta 2, due che pranzano in vignetta 3, gruppo che fa aperitivo in vignetta 8. Nella versione definitiva, devo dire, la scarsità di clientela mi pare sottolinei meglio la desolazione della situazione, rendendo il luogo in cui si trova una sorta di non-luogo. Quindi non saprei bene quale delle due eventuali versioni sceglierei. Ma tanto credo sia così per tutti quelli che fanno storie, si consegna quando ti convince, non quando ti convince al 100%.

La sceneggiatura l'ho scritta e spedita qualche tempo fa agli iscritti della mia newsletter, Appunti dai tavolini di un bar. Se vi incuriosisce leggere sceneggiature di fumetti non ancorsa scritti, seguire i miei lavori e cose che trovo interessanti, potete iscrivervi andando a questo link. La aggiorno ogni domenica da 43 settimane e conto di non mollare il colpo. Scoprite se ci riesco.




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