lunedì 19 gennaio 2009

Macchine mortali e idee fighissime

La guerra nucleare dei 60 minuti ha sconvolto la terra causando terremoti, eruzioni vulcaniche e maremoti per decine di anni. Le riserve naturali sono al lumicino. Per sopravvivere a tutto ciò, Nicholas Quirke se ne esce con il Darwinismo Municipale: mettere le ruote a Londra e andare a caccia di altre città più piccole da fagocitare e depredare. In poco tempo il mondo si divide in Trazionisti, città di ogni dimensione che scorrazzano cacciandosi l'un l'altra, e Anti-Trazionisti.



Questa l'idea alla base di Mortal Engines, romanzo che si apre secoli dopo la guerra dei 60 minuti, quando l'idea del Darwinismo Urbano comincia a mostrare la corda. In questa ambientazione si dipanano le avventure di Tom e Hester, due "eroi" adolescenti meno banali del solito, sia per fattezze che per caratteri, che si trovano invischiati nei piani altrui per salvare Londra.

Si tratta del primo volume di una tetralogia scritta da Philip Reeve indirizzata a quel settore di marketing definito young adults ( i bimbiminchia, insomma) e devo ammettere che, se l'idea folle di fondo vi piace, trasmette un'atmosfera particolare, aiutato anche dalla presenza di una città volante, di pirati, di cyborg assassini e vapore come se piovesse, trattandosi di steampunk. Il tutto aiutato da un paio di colpi di scena ben piazzati e un certo afrore pulp (inteso come genere letterario e non a la Tarantino) che non guasta.

In Italia credo non se lo sia filato nessuno dato che i 3 successivi volumi non sono mai stati tradotti, ma vi capitasse sotto mano usato potrebbe regalarvi un pomeriggio di relax.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good