martedì 29 gennaio 2013

Persone che fingono di avere il cancro e altre malattie pese

Ci sono persone che fingono di essere malati gravi, e usano internet per portare avanti questa pantomima.

Ne ha parlato in un bel pezzo Elvezio sul suo blog, trovate il pezzo qua (e vi consiglio di girarvi un po' il blog perché di pezzi interessanti ne trovate diversi, su argomenti disparati ma che vedono sempre, a mio modo di vedere, l'umanità delle persone al loro centro).

Della sindrome di Münchausen ne ho sentito parlare fin da ragazzino, avendo una madre infermiera pediatrica che purtroppo ha moltissime storie da raccontare accumulate in 40 anni di lavoro.

Avevo invece sottostimato le opportunità che internet può dare alle persone affette da questa sindrome. 

Nonostante ricordi un paio di casi più o meno simili in una comunità online che ho frequentato per quasi 10 anni (comunità che non ha nulla a che vedere con malattie di alcun genere), non avevo mai letto nel dettaglio di esempi andati avanti per così tanto tempo e che hanno influenzato la vita di tante persone, in maniera purtroppo dolorosa. 

A fine lettura rimango a chiedermi cosa possono provare i veri malati di cancro nei confronti di quelli affetti dalla Münchausen.  Perché se a fingere fossero semplici truffatori, chi è stato preso in giro si troverebbe se non altro nella situazione di non aver il minimo rispetto nei loro confronti. Ma di fronte alle azioni di chi è comunque malato, anche se in maniera impalpabile e difficile da comprendere come in ogni tipo di disturbo mentale, penso ci si trovi in una situazione complessa da gestire per quanto riguarda le emozioni. O forse dipende dall'empatia che si prova per il prossimo.

Come dicevo è una lettura interessante, se fate parte del club tl:dr è un peccato e per una volta vi invito a combattere il vostro deficit d'attenzione.


venerdì 25 gennaio 2013

Grazie per i vostri spunti sul cancro.

Voglio ringraziarvi per tutte le storie che mi avete segnalato in risposta al post su "narrativa e tumore", quello che ho scritto qua.

Avete tirato fuori titoli che non avevo mai sentito nominare, storie che mi ero dimenticato e altre che conosco ma che a ben pensarci meritano una seconda visione.

Vi siete fatti vivi qua sul blog, sui miei account di twitter qua, su G+ qua, su Facebook.

Alcuni si sono presi la briga di scrivermi via mail preferendo rimanere anonimi.

A questi ultimi un grazie particolare perché in un paio di casi si tratta di persone che ci sono passate o ci stanno passando. 

So che parlarne è, per molti, difficile, doloroso e in un certo senso aumenta la paura.

E' uno dei motivi che mi spinge a studiare meglio come venga rappresentato il cancro, perché penso che molti potrebbero vivere in maniera un filo più serena questa esperienza se venisse raccontata in maniera diversa. 

Non so quanto riuscirò a cavare da questo progetto, ne quanto tempo ci vorrà.

Per cui preferisco dirvi subito grazie per i vostri suggerimenti. E se in futuro ne scopriste di nuovi, fatevi sentire.

venerdì 18 gennaio 2013

Cerco storie finte su malati di cancro


Il titolo non è dei migliori ma desidero essere molto chiaro. Mi limito ai malati di cancro perché ci sono passato pure io. 

Dico finte perché in questo caso non cerco testimonianze dirette o indirette di casi veri. Mi interessano anche quelle, ma ora come ora mi servono storie di fiction.

Ovvero: se avete visto film o telefilm con protagonisti malati di cancro, fatemi sapere i titoli. Non importa che sopravvivano o muoiano, che siano giovani o vecchi, maschi o femmine. Mi interessa che il malato sia il centro della storia. 

Perché storie di fiction? Perché voglio studiarmi meglio, avendo sotto mano esempi, come vengono rappresentati il malato, la malattia e quanto sta loro attorno.

Il motivo di questa ricerca è che trovo che la malattia, intesa in senso lato, e il malato vengano dipinti spesso in maniera stereotipata. Questo sia nella fiction, che nel giornalismo. Però per questa volta mi concentro sulla rappresentazione nella fiction.

Non ho mai potuto soffrire un certo modo o paternalistico e vittimistico o al contrario eroico e santificatorio con cui viene dipinto chi subisce una malattia grave. Mi ha sempre fatto venire i nervi da che ricordi, perché trovo che manchi di rispetto a chi subisce certe sfighe, oltre a dare una visione parziale di come si vive la malattia. 

Tutto questo è stato esacerbato dal mio aver avuto il cancro due volte (scriverlo al passato è una sensazione un po’ strana) perché ora posso filtrare tutto con l’esperienza diretta. Non che sentissi la mancanza di questo punto di vista, ma di sicuro mi porta a vedere le cose con più completezza di prima e farmi saltare all’occhio modalità espressive sul cancro che trovo scorrette se non deleterie.

“La terribile malattia” “Un male incurabile” “Lo spiegato killer cellulare” quando sarebbe più informativo un semplice “Cancro”.

Per cui se avete visto una storia che vi ha particolarmente colpito, in positivo o negativo, per favore fatemi sapere il titolo.

Film come “50/50” o “Wit” li ho già visti e li rivedrò.  Mi vengono in mente episodi singoli di telefilm come il “Dr. House”, o quelli dedicati alla malattia del Dr. Green in “E.R.”. Ce ne sono di sicuro altri che non ricordo, o che non ho mai visto, come “The Big C”.

Se vi ricordate l’episodio esatto del telefilm di riferimento, meglio. Sennò cercate di descriverlo meglio che potete.

Se avete letto fumetti sull’argomento, segnalatemi. 

Per ora non ho intenzione di analizzare anche la narrativa, perché voglio concentrarmi sull’uso delle immagini e non solo della parola scritta. Non è detto che prima o poi allarghi il campo. Cosa che sarà necessaria in caso voglia stringere il campo al giornalismo.

Vi ringrazio già ora e in caso non vi vengano in mente titoli, linkate il post ad altri amici. So che l’argomento non è tra quelli di cui si ha voglia di parlare. Ma questo è proprio uno dei punti che mi interessa: capire quanto a rendere fastidioso l’argomento cancro sia la malattia in se, e quanto il modo e la maniera in cui viene rappresentato lo mostrino peggio di quanto sia.

Non che di suo sia una malattia puccettosa eh, ma descriverla solo come un mostro imbattibile non mi pare possa essere utile a nessuno.

Grazie.