sabato 7 marzo 2009

Bigger, Stronger, Faster* - gli effetti collaterali di essere americano

Quando scoprii che Hulk Hogan aveva ammesso di aver usato steroidi per una decina d'anni ci rimasi di merda: all'epoca avevo più o meno 16 anni e da almeno 10 lui era uno dei miei Eroi dell'infanzia insieme a John Matrix, lo Schwarzenegger protagonista di Commando. Erano montagne di muscoli che sedevano dalla parte di giusti, picchiavano ai cattivi e giocavano secondo le regole, figure di riferimento in un mondo allo sbando. Scoprire che Hulk aveva barato per anni per costruirsi quel fisico fu durissima. Già c'ero rimasto male a 8 anni quando beccarono Ben Johnson positivo alla finale dei 100 m contro Lewis, ma la caduta di Hogan fu più dura perché era un po' come scoprire che Batman si fa di nandrolone, EPO e HGH (e infatti la miniserie Veleno in cui si dopa mi colpì non poco).

Hogan Dopes Best

Data questa premessa, riesco a relazionarmi senza problemi con Chris Bell, l'autore del documentario Bigger, Stronger, Faster, un ragazzone americano che da bimbo idolatrava così tanto Hogan, Schwarzenegger e Stallone da iniziare ad allenarsi duramente con i suoi due fratelli per diventare più grosso, più forte e magari sfondare nel wrestling. 10 anni di allenamenti secondo le regole, di sudore sputato e ghisa alzata per emulare i propri miti, e poi Hogan dichiara in tribunale di essersi bombato per 12 anni. E poi lo ammette anche Schwarzenegger, di cui Bell conosce a memoria tutti i dialoghi, e che in un celebre discorso da governatore della California dice che in America puoi raggiungere qualsiasi obiettivo "...if you play by the rules!".

E il maggior dubbio che assale Chris è proprio la questione morale: se tutti usano sostanze dopanti a livello agonistico, è ancora considerato barare assumerle? se per continuare a lavorare in squadra e mantenere la tua famiglia hai bisogno degli steroidi, li assumerai? se gli steroidi si rivelano necessari per raggiungere l'apice della tua forma, li assumerai? e cosa può essere considerato doping e cosa no?

Esemplare dell'ultimo dubbio è il caso di atleti come Tiger Woods che, sottoponendosi a una sessione di Lasik per correggere problemi di vista, ne sono usciti con una vista da superman migliore rispetto a quella media. Potrebbe sembrare poca cosa ma nel golf la capacità di comprendere distanza e profondità è fondamentale, così come nel baseball ad esempio. Una modificazione definitiva di un parametro così importante è barare?

E ancora: ci sono (rarissimi) casi di persone che per una deficienza genetica sviluppano una muscolatura semplicemente esagerata con sforzo minimo, grazie a problemi legati alla miostatina. Ma dato che un'immagine vale più di mille parola, il manzo che segue è affetto da questa deficienza:

Blue Belgian Bull

e se su di un manzo la cosa non fa poi tutta st'impressione, ecco un levriero affetto dallo stesso problema, vicino a un levriero normale:

No, non è photoshoppato e si chiama Wendy

Ora immaginatevi che questa modifica genetica venga creata in laboratorio su di un atleta che non si ferma davanti a niente e nessuno per vincere e inizierete a capire i grattacapi cui si troveranno di fronte i comitati olimpici del futuro.

Nel documentario, Bell affronta anche il problema se gli steroidi siano davvero causa di gravissimi effetti collaterali non giungendo a una risposta definitiva: il bando degli steroidi negli USA ha praticamente reso impossibile compiere studi clinici sul loro utilizzo nel lungo periodo e le notizie a riguardo sono poche e contraddittorie. Ci sono atleti e culturisti che li usano da quasi 20 anni e sono vivi e soprattutto pimpanti, altri sono morti di cancro e hanno accusato gli steroidi di esserne la causa. Alcuni medici giurano sulla loro pericolosità, altri si trincerano dietro il classico "tutte le medicine hanno effetti collaterali!".

La ricerca di Bell di una risposta lo porta anche a chiedersi il perché della diffusione degli steroidi e la risposta sembra essere la più semplice: in una nazione che ha fatto della sopraffazione fisica dell'altro uno dei suoi cardini, essere più grossi, più forti, più veloci e sempre vincitori è l'unica vera possibilità che si abbia. E se gli steroidi permettono di esserlo, tanto meglio. Che si sia culturisti, wrestler, giocatori di baseball, concertisti che si calano beta bloccanti per combattere l'ansia, piloti dell'aviazione che si sparano anfetamine per aumentare i riflessi o studenti fatti di stimolanti per studiare meglio e più velocemente non importa: perdere è antiamericano e quindi gli steroidi sono la soluzione.

E se lo dice Greg Valentino...

Il documentario dura poco meno di due ore, ogni tanto scivola nella lacrima facile, particolarmente nelle parti dedicate ai fratelli e ai genitori di Bell, e in un paio di passi sfocia nelle classiche frasi libera tutti "Tengo famiglia!" e "Nessuno è perfetto!" ma quello che secondo me lo rende una visione consigliata è la capacità di Bell di mettere in scena la schizofrenia di fondo della cultura dell'eccesso americana che vuole eroi impossibili e sport spettacolari oltre i limiti umani e condanna allo stesso tempo l'uso di trucchi per raggiungere questi obiettivi perché contrari allo spirito americano.

Esemplare è la scena in cui Bell, suo padre e sua madre esultano felici perché uno dei due fratelli di Bell è riuscito a tirare su 700 libbre (circa 317 chili) durante una gara di sollevamento pesi, e ci è riuscito grazie agli steroidi che usa da anni. Poco prima Bell ci aveva mostrato sua madre disperata che si incolpava di non aver fatto abbastanza per educare i suoi figli, mentre il padre si diceva convinto che il terzo figlio morirà a causa dell'abuso di steroidi.

Qui sotto trovate il trailer.





4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vacca boia! Quel levriero sembra il mastino dei Baskerville! Stupenda la mini "Batman: Veleno", che poi era un preludio a tutta la saga di Bane. E molto interessante il documentario che consigli: lo recupererò.

Francesco De Paolis ha detto...

Su Ultimate X-Men recentemente è iniziata una saga che verte sulle stesse tematiche del film: praticamente alcuni mutanti si fanno di una droga che rende super i normali umani e esseri praticamente divini i post-umani. Fin qui, chissene. Peccato che Fenice abbia sgamato che anche Colosso si fa di quella roba da sempre, altrimenti sarebbe una statua d'acciaio semovente con la forza di un gattino assonnato! (sto parafrasando). Ovviamente gli X-Men non l'hanno presa bene...
Almeno questo spiega come ha fatto a pestare Thor durante il primo incontro/scontro con gli Ultimates! (fatto che mi diede fastidio all'epoca)

rae ha detto...

sembra inressante.
tra l altro leggo su wikipedia che il fratello del protagonista, in cura per i suoi abusi da droga è morto l anno scorso a 37 anni. eh beh.

Bapho aka Davide Costa ha detto...

azz me l'ero perso.