lunedì 20 luglio 2009

Tremors - 5 cose che me lo fanno guardare ogni volta

Se tutte le volte che mi cade l'occhio su Tremors quando passa in tv finisco per guardarlo fino alla fine probabilmente ci sarà un motivo. A ben pensarci ce ne sono almento 5 e vi tocca leggerli qua di seguito, dopo la locandina.


1) I Vermoni*.

Non voglio sapere cosa ci peschino con ste esche...

Fondono in qualche modo la tradizione del monster-movie di una volta, quello che vedeva insetti o rettili giganti pasteggiare con carne umana, e quella dello slasher a la Venerdì 13, con il gruppetto di persone che viene falcidiato uno dopo l'altro dall'implacabile forza del male. Oppure li potete vedere come il figlio illegittimo di un Facehugger e un lombrico, o di Giger e Herbert. Fatto sta che ormai hanno il loro posto nel Salone dei Mostri.

2) Gli eroi.

Birre in offerta!

Slater e Ward sono due operai specializzati non proprio brillanti che desiderano da tempo cambiare vita e quando si decidono gli tocca vedersela coi Vermoni. Mi piacciono perché riescono a essere un po' fessacchiotti senza cadere nella macchietta, simpatici senza essere piacioni e i loro momenti eroici non sono mai stucchevoli. Me li vedo che dopo essere sopravvissuti si bevono una birra tenuta in fresco nel WC ragionando su come pagare l'affitto.

3) Il muro delle armi.


E in questa sala, L'Invidia del Pene™

Semplicemente il mio sogno bagnato di 12enne con le prime erezioni che voleva casualmente un fucile a pompa. Inutile che fate quelle facce, non esiste maschio sulla faccia della terra che non abbia desiderato almeno una volta possederla.

4) Burt Gummer.

Ti ho sotto tiro, Sigmund.

L'uomo col fucile più grosso in circolazione, pronto a sopravvivere al fallout nucleare, a terremoti 10 richter e probabilmente all'impatto con un asteroide, e poi "da sottoterra spuntano quei cazzo di mostri". Ma lui ci crede sul serio, crea dei candelotti esplosivi con "prodotti chimici fatti in casa nelle giuste proporzioni" e fa la sua parte nel salvare la pellaccia di tutti. Non puoi non amarlo.

5) La sceneggiatura. Tremors è un film semplice, con una trama scarna e senza chissà quali significati nascosti, ma è raccontato bene. Tutta la prima parte presenta i personaggi in maniera organica e naturale, il rumore e le vibrazioni, fondamentali per la storia, vengono sottolineate dal frigo a cui parte di botto il motore, dalla bambina che zompa sul pogo, dalla studentessa di sismologia, dai lavori stradali. Persino il caterpillar ce lo schiaffano davanti con nonchalance mentre ci mostrano Slater e Ward al lavoro. Tutti i personaggi principali hanno dialoghi ben scritti che ne mostrano il carattere in un paio di battute, ci sono alcune morti/sparizioni più che interessanti e le dinamiche nel gruppo risultano credibili. Un po' di ironia buttata qua e la per sdrammatizzare ma senza eccessi postmoderni e metacinematografici.

Insomma, filmone con la B maiuscola.

*si lo so, dal sequel in poi si chiamano Graboids, ma nel mio cuore saranno sempre i Vermoni.

3 commenti:

Gianfranco ha detto...

Mitico Tremors. Lo ricordo anche io piacevolemente. :-)

[emo] ha detto...

Totalmente, fortissimamente d'accordo.

Christian Alpini ha detto...

bellissimo!!!! concordo in pieno.
E degli altri 3 film non ne vogliamo parlare??? Il secondo non è poi malaccio!!!