Quando Maria Maddalena si sposa con un coglione, Gesù e il suo migliore amico Biff decidono di partire alla ricerca dei Re Magi.
Da qui in poi incontreranno maghi, demoni, concubine cinesi, yogi, monaci tibetani ed elefanti che fanno yoga. Impareranno le arti marziali, l'uso dei veleni e degli esplosivi, tecniche di meditazione e la moltiplicazione del riso. Salveranno bambini, guariranno persone, predicheranno un messaggio di amore e pace universale.
Poi tornano a casa e Cristo viene inchiodato.
Con Il Vangelo secondo Biff Christopher Moore risponde fondamentalmente a una domanda: e se Cristo fosse il protagonista di un romanzo d'avventura?
La risposta è che vi inchioderebbe alla pagina dal primo momento, legando atmosfere pulp a un impianto da commedia on the road con striature surreali da far scompisciare. Ammetto che vedendo sulla bandella un paragone con Douglas Adams ero un po' scettico,
ma a lettura conclusa devo dirmi d'accordo. Alcuni passaggi e dialoghi non sfigurerebbero nel "
Vangelo galattico per autostoppisti", e nemmeno vicino ai lavori di Philip J. Farmer per i dialoghi ingarbugliati che lasciano i personaggi confusi e stralunati.
Nonostante le quasi 600 pagine si legge in leggerezza, si ride di gusto e in qualche punto rende umana e vicina la figura di Cristo molto più di qualsiasi sermone abbiate ascoltato.
Ora devo mettere le mani su qualcos'altro di Moore, magari Practical Demonkeeping.