venerdì 7 maggio 2010

Storie usate.

Funziona così da quando ero ragazzino e mi venne la scimmia di leggere narrativa e fumetti: ho un budget per comprare 10 libri ma ne voglio 11. Come agiamo? Semplice, si stila la lista e armati di pazienza ci si butta sull'usato. A volte si compra 11, a volte anche di più, mai comunque 10.

Non esistessero bancarelle zeppe di libri usati probabilmente leggerei un terzo di quanto faccio. Sia perché la cassa non è mai florida come vorremmo, ma anche perché durante le peregrinazioni tra le bancarelle dell'usato non sai mai quello che ti può accadere. Magari vuoi colmare un paio di buchi dell'infinita bibliografia di Asimov. Invece scovi un romanzo di Philip J. Farmer di cui non avevi mai sentito parlare: Two Hawks, l'uomo venuto dall'impossibile. Autore che mi piace, titolo altisonante a cui manca solo il punto esclamativo, copertina di Boris Vallejo, pagine ingiallite dal tempo e quel paio di strappetti che non disturbano ma sanno di vissuto. A 1,50€. Il buon vecchio Isaac può aspettare ancora qualche tempo e Two Hawks entra nella grande famiglia disfunzionale della mia libreria.

Scoprire romanzi che mi piacciono in questo modo fa parte del gioco un po' infantile che credo prenda tutti gli appassionati di narrativa. Scartabellare tra file di romanzi o fumetti, controllandone prezzo e condizioni, segnandosi titoli e autori per tornare a casa e dare un giro di Google in cerca di occasioni migliori. Ti fa sentire un po' un piccolo esploratore della narrativa, un detective che segue una pista in cerca di un colpevole ma poi si imbatte in un altro intrigo che ne porta a un altro, in un gioco di rimandi da storia a storia e da autore ad autore infinito e affascinante.

Entri sotto la tenda di una libreria dell'usato perché l'autobus è in ritardo. Tanto in cinque minuti cosa mai potrai comprare? Ingenuo. Ti cade l'occhio su un vecchio Urania che raccoglie una storia di L. Sprague De Camp che hai letto 11 anni fa. L'abisso del passato, in cui un archeologo americano si trova catapultato nell'Antica Roma e decide di fare di tutto per evitare l'arrivo del medio evo. Torni a casa ripensando al romanzo, a quanto ti sia piaciuto e decidi di cercare informazioni su altri lavori di De Camp. E scoprendo che ha scritto il ciclo dell'Incantatore ti ricordi di averne letto anni prima un racconto, così lo rileggi, ti piace, e ora sai che dovrai per forza trovare tutti gli altri.

E la caccia riprende con una nuova preda nel mirino e un budget per 10 libri.

2 commenti:

Nubetossica ha detto...

Grazie per il post

sergio ha detto...

Mi associo: gran bel post!