James Wood, senza S finale, professione critico di letteratura, da non confondere con James Woods, attore.
Nonostante il titolo possa mettere il dubbio, Come funzionano i romanzi non è un manuale che insegni a scrivere. E' un saggio di critica letteraria in cui Wood si sofferma su alcuni aspetti essenziali del romanzo: lo stile dell’autore, la natura del personaggio e la differenza tra realismo, realtà e la loro rappresentazione in narrativa. Tutto questo viene esposto analizzando passaggi tratti dal lavoro di romanzieri degli ultimi due secoli, mettendo in luce meccanismi che se siete lettori vi passano sotto gli occhi da anni ma che magari non avete mai notato consciamente. Sono punti importanti perché a mio modo di vedere danno alcuni strumenti al lettore facendolo passare da mero fruitore passivo a lettore attento e curioso. Il che potrebbe essere il primo passo per diventare uno scrittore, quindi forse molto alla lontana si tratta di un Manuale di lettura per futuri scrittori.
Wood gode poi della capacità di trattare un argomento, reso a volte ostico e noioso dalla scuola, in maniera leggera, interessante e quasi avvincente, non perdendosi in lunghe digressioni ma dando solide basi da cui partire per appronfondire se interessati. Ed è proprio in questa capacità di invogliare il lettore a proseguire la ricerca andandosi a cercare magari gli autori citati che risiede la forza di questo saggio.
Per lo meno con me c’è riuscito lasciandomi una scimmia mastodontica di rileggere a distanza di anni o scoprire per la prima volta autori come Kafka, Foster Wallace, Green, Joyce, James, Dickens e molti altri.
Credo che per un critico e divulgatore portare un suo lettore a volerne ancora sia un risultato grandissimo. Buttateci un occhio che magari stimola anche voi.
1 commento:
Aprezzo la tua cura nell'evitare un'insana confusione tra le figure dell'autore e dell'ammazzavampiri
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