venerdì 23 agosto 2013

Darren Young é gay, o forse no.

Darren Young

Darren Young é gay. Anzi, Frederick Douglas Rosser è gay. Darren Young è il nome che Frederick usa per interpretare il suo ruolo nel ring della WWE, la più grande promozione americana di wrestling professionale. Come ha detto lui nell'intervista in cui a sorpresa ha fatto coming out "Does this affect the way you think about me?" "Questo ti cambia il modo in cui pensi di me?". Più che ai fan dovrebbe chiederlo ai suoi capi. Perché se la sua vita privata sono fatti suoi, nel wrestling privato-e-pubblico e realtà-e-finzione sono molto più sfumati che in altri campi dell’intrattenimento.
 
Darren con il suo socio Titus O'Neil, i Prime Time Players
La sua dichiarazione lo rende il primo* wrestler della WWE a dichiararsi gay mentre è ancora sotto contratto e in attività nel ring. L'uscita (scusate il gioco di parole) di Darren non è una cosa da poco se si conosce un po' la storia del wrestling americano e della WWE in particolare. Perché nonostante molti colleghi e soprattutto i capi della promozione si siano detto orgogliosi di Darren una volta ricevuta la notizia, non si può tralasciare il contesto in cui lavora e vive buona parte della sua vita. Un ambiente che è interessato ai ratings prima di tutto e che vede nella polemica e nella controversia  di temi e situazioni un modo per ottenerli.

Billy & Chuck

Tra il 2002 e il 2003 il tag-team composto da Billy Gunn e Chuck Palumbo dichiarò di essere non solo una coppia sul ring ma anche nella vita. Il duo portò avanti la cosa per qualche mese giocando sul filo dell'ambiguità fino a quando Chuck chiese la mano di Billy. Il matrimonio, come da tradizione nel wrestling, si tenne in diretta tv sul ring. Peccato che poco prima del fatidico si Chuck e Billy fecero marcia indietro, dichiarando di essere etero, di essere sempre stati etero e di aver fatto tutto questo per l'unico motivo che conta: acchiappare telespettatori, rendersi riconoscibili e avere un seguito. Non è un caso che nel periodo precedente il non-matrimonio vinsero le cinture di campioni.

Billy & Chuck quasi sposi.

Chuck Palumbo e Billy Gunn (veri nomi Charles Palumbo e Monty Kipp Sopp) non sono, per quanto se ne sappia, gay. La loro è stata fin dall'inizio una delle mille storie vinte messe in piedi nel fumoso mondo del wrestling. Il tutto venne gestito così male che la GLAAD (Gay & Lesbian Aliance Against Defamation), consultata dalla WWE a proposito di come giostrare la storia, si infuriò dichiarando di essere stati gabbati e rassicurati che il matrimonio avrebbe avuto luogo sul ring, mostrando finalmente due personaggi dichiaratamente gay al pubblico.

In questo caso si trattava di due atleti eterosessuali che interpretavano due personaggi, forse, omossessuali. Ci sono però situazioni in cui la realtà viene cannibalizzata dalla WWE senza troppi scrupoli. Vi porto un esempio recente. Non c'entra con l'omosessualità ma lo trovo ottimo per indicare l'approccio quasi senza freni della WWE nelle situazioni spinose.

Paul Bearer e Undertaker

Paul Bearer è stato per anni il manager e la figura più o meno paterna di Undertaker. Per farvi capire, Bearer era un po' come Alfred per Batman o Obi-Wan Kenobi per Luke. Poi d'accordo, Bearer ha tradito qualche volta Undertaker tentando anche di mandarlo letteralmente all'inferno, e almeno una volta è stato seppellito vivo nel cemento da Undertaker. Portava sempre con se un'urna cineraria da cui Undertaker, un po' becchino un po' non morto un po' sacerdote del male, riceveva parte dei suoi poteri. Fatto sta che quest'anno Paul Bearer è morto. Ma è morto sul serio, dato che è scomparso William Moody, l'uomo che lo ha impersonato per quasi 30 anni.

William Moody

La morte di Moody ha scosso molti professionisti del settore, in particolare Mark Calaway, l'uomo che interpreta Undertaker. I due erano amici al di fuori del ring e sono stati importanti uno per l'altro sia professionalmente che umanamente.

La WWE ha deciso di inserire la morte di Moody nelle sue storie. Undertaker quindi ha reso omaggio a Paul Bearer-William Moody sul ring. Si è inginocchiato di fronte all'urna cineraria in cui questa volta si trovavano le ceneri di Paul. Un omaggio all'interno della storia sia al personaggio che all'uomo che lo ha interpretato. Però la cerimonia è stata interrotta dall'arrivo di CM Punk, che ha assalito Undertaker e rubato l'urna.

Undertaker omaggia le ceneri di Paul Bearer

Nei giorni successivi Punk ha giocherellato con l'urna come fosse un pallone da football, dichiarando il suo disprezzo per Bearer e Undertaker. Inoltre ha assalito di nuovo Undertaker, colpendolo con l'urna, aprendola e rovesciandone il contenuto addosso a lui e poi a se stesso, definitivo segno di disprezzo e noncuranza nei confronti di tutto e tutti.

CM Punk attacca Undertaker

Il tutto, poche settimane dopo la morte di William Moody. Una scelta che ha destato critiche, discussioni e curiosità dato il tema spinoso. E ha assicurato che molti fan, compreso il sottoscritto, rimanessero inchiodati allo schermo nell’attesa di vedere Undertaker rompere il culo a CM Punk, cosa poi avvenuta regolarmente sul ring.

Questo è uno degli aspetti fondamentali del wrestling che deve essere tenuto conto quando si parla delle vite di coloro che decidono di farne parte. Perché la vita privata è privata, ma in questo mondo le cose sfumano da dentro a fuori il ring e viceversa di continuo e a volte senza che il singolo atleta possa averne pieno controllo.

Ci sono altri esempi di come l’omossessualità sia stata toccata dalla WWE. Personaggi come l'ambiguo Goldust che, sul ring, ha molestato più di un atleta o le varie implicazioni di lesbismo di alcune atlete. Momenti però legati sempre alla realtà del ring, slegati dalla vita vera degli atleti. In un ambiente di questo tipo non stupisce che una persona non si senta  a suo agio nel dichiarare pubblicamente la sua sessualità. E' quello che ha dovuto affrontare Chris Kanyon durante la sua carriera.



Kanyon, vero nome Christopher Klucsarits, ha lavorato prima nella WCW ( World Championship Wrestling) e poi nella WWE. Kanyon era omosessuale e, secondo testimonianze degli amici più stretti, il suo timore era quello di perdere il lavoro a causa dell'omofobia non pubblica ma ben espressa dietro le quinte di molti suoi colleghi. Per capire la difficoltà cui devono fare fronte i wrestler, è necessario ricordare che questi performer vivono quasi tutto l'anno in viaggio da una città all'altra, a stretto contatto tra di loro, spesso condividendo lunghi viaggi in macchina e camere d'albergo. Lontani dalla famiglia e dagli amici, sono costretti a trovare il loro posto in un ambiente che mescola cameratismo e competizione, una situazione di stress per chiunque, a prescindere dalla propria personalità. Per Kanyon non deve essere stato facile convivere per mesi o anni con persone che magari non si facevano problemi a mostrare umorismo omofobo, o magari trovarsi in compagnia di 20enni con gli ormoni a mille a caccia di ragazze in giro per il paese.

Quando Kanyon chiese di poter interpretare un ruolo chiaramente gay venne ridicolizzato in maniera a dir poco crudele. Lo fecero travestire da Boy George e cantare “Do you really want to hurt me?” mentre usciva da un enorme pacco regalo per Undertaker. Questo lo attaccò, concludendo il pestaggio con colpi di sedia pieghevoli, in particolare un colpo alla testa. Cose di per se normali dato il contesto. Ma per una persona in difficoltà nel gestire la propria sessualità, si deve essere trattato di un episodio pesante.

Kanyon soffriva di disordine bipolare e depressione e, posso solo supporre, lavorare in un ambiente del genere deve aver peggiorati i suoi problemi e in parte aver contribuito al suo suicidio nel 2010.

Lo ripeto, la vita privata di una persona è solo affar suo. Ma nella WWE non esiste quasi cesura tra privato e pubblico. Ed è questo l'ambiente, di cui vi ho dato solo un'idea di massima, in cui Darren Young si muove da anni dovendo suo malgrado sottostare al volere dei capi.

E la direzione della WWE non si è fatta scappare l'occasione di marketing. Lo ha fatto per promuovere la sua campagna anti-bullismo chiamata Be a Star su cui puntano molto per dare un’immagine di azienda per tutta la famiglia e dai sani valori. Darren, in quanto di colore, gay dichiarato e con un passato di balbuzie sembra fin troppo perfetto per essere uno dei volti di una campagna indirizzata a tutti i ragazzini e le ragazzine che si sentono diversi durante gli anni di scuola. E infatti un paio di giorni dopo la dichiarazione ha partecipato a una delle varie conferenze che vengono tenute qua e la per il paese.

Darren Young schiena Antonio Cesaro

Inoltre nel suo primo incontro di tag-team successivo al coming out, non solo ha vinto, insieme al suo socio sul ring Titus O'Neil, ma è stato lui a schienare per il conto di tre l'avversario dopo aver dominato l'incontro.

I Prima Time Players dopo la vittoria.
 La WWE adora far vincere i suoi atleti che per un motivo o per l’altro sono vendibili al pubblico e alla stampa che di norma non segue il wrestling. Adora però anche dimenticarseli appena la loro fama extra-ring sfuma.


*Su questo c'è dibattito. Chris Kanyon, di cui parlo nel post, Justin Credible o Orlando Jordan sono due casi ben noti, ma la copertura mediatica ricevuta da Young lo rende il primo ad essere riconosciuto pubblicamente e supportato dalla stessa WWE.

Un paio di pezzi interessanti su omosessualità e wrestling che vi invito a leggere dato che approfondiscono alcuni punti:





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