venerdì 26 settembre 2014

Triple Threat Watch: Under The Skin 2013

Triple Threat Watch: tre film che toccano temi simili o limitrofi, ognuno in maniera un po’ diversa. Qua il teaser della rubrica, qui sotto il terzo contendente alla non-vittoria: Under The Skin (non ho letto il libro da cui è tratto, zero comparazioni quindi.


Gli alieni sono a Glasgow e studiano gli esseri umani. Ma se vi aspettate sonde anali, rapimenti nel sonno e scene che fanno venire gli incubi a Fox Mulder, non è quel tipo di film. Non siamo di fronte nemmeno a un action/thriller: effetti speciali ridotti all’osso, zero azione, nessuna esplosione. È un film di fantascienza tutto basato sull’empatia: la protagonista gira Glasgow e poi i suoi dintorni approcciando sconosciuti per portarseli a letto.

Ma è un’aliena e il suo è uno studio: capire come sono gli uomini, studiarne le reazioni  e poi portarli in un luogo non precisato. Ogni volta il luogo è un edificio diverso, ma varcata la soglia ci si trova in una stanza senza particolari, uno spazio nero senza orizzonte in cui l’aliena e l’uomo si spogliano ma da cui uscirà solo l’aliena.



Parlo di empatia perché nel film ci sono pochissimi dialoghi e il grosso del lavoro del regista, Jonathan Glazer, consiste nel far capire allo spettatore quello che prova la protagonista, interpretata da Scarlett Johansson. L’aliena si mostra fin da subito algida, asettica e professionale nel suo compito: mentre gira per le strade a bordo del suo furgone non mostra alcuna emozione, ma appena aggancia un uomo chiedendogli informazioni le si illumina il volto tra sorrisi e risatine che hanno facile presa sulla vittima.

Ma finito l’incontro è di nuovo un volto impassibile. Fino a che succede qualcosa e lei comincia a vedere diversamente queste creature che le si parano davanti. E quando inizia a farsi nuove domande su di loro, inizia a farsi domande anche su se stessa. Una crisi di identità che la porta a studiare se stessa, a sperimentare i comportamenti umani e a guardare il suo corpo con occhi nuovi.



Quando si guarda allo specchio, curiosa, confusa e spaurita, è li uno dei momenti del film che lo rendono una pellicola interessante non tanto per i temi trattati, ma per l’attitudine dimessa, riflessiva e fragile che lo distingue. E per certe scelte nel mostrare il corpo della protagonista. Mi sembra soprattutto che tanto è eccessiva, sensuale e femme-fatale quando è a bordo del suo van, vestita, quanto poco lo sia una volta che si spogli, sia nelle scene in cui è sola e nuda con gli uomini, ancora meno quando è sola davanti a se stessa di fronte allo specchio. Un ventaglio di modi di essere che la Johansson riesce a mostrare rendendo la protagonista sfaccettata e fragile nonostante la sua risolutezza nel voler uscire dal suo ruolo di predatrice.



Inoltre, data la scarsità di dialoghi, buona parte delle emozioni che prova la protagonista sono mostrate da piccoli gesti, variazioni nei movimenti del corpo o sfumature nelle espressioni del volto.

Parlo poco della trama perché per quanto metta curiosità, apra interrogativi stimolanti e spinga la protagonista lungo il suo cammino di scoperta, non è comunque la forza portante della pellicola. Se la risoluzione del mistero, la spiegazione di ogni ruolo e la risposta precisa e univoca a ogni perché sono le cose che vi aspettate, questo film sarà una delusione. Ma non mi pare che sia lo scopo della pellicola, non mi pare ci sia mai la promessa di tanti film “TUTTO AVRA’ SENSO” ma sia chiaro bene o male da subito che se le risposte vengono date sono tutte risposte più emozionali che logiche.



Emozioni quasi mai positive, per altro, nonostante qualche flebile speranza mi pare che l’effetto finale del film sia quello di lasciare un forte senso di impossibilità comunicativa. Però trattandosi di emozioni, credo ognuno possa recepire film del genere con effetti radicalmente diversi, a volte contrastanti, a volte complementari. 


E con questo si conclude il Triple Threat Watch: qua il primo contendente, qua il secondo. Scrivendo 'sti tre post mi son venute in mente un paio di osservazioni più generiche, quasi quasi lunedì vi posto un After-Watch per tirare le somme. 

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