venerdì 21 gennaio 2011

Mutua distruzione assicurata con brio

Qualche tempo fa ho visto un film ambientato durante la guerra fredda. La storia grosso modo è così:

Gli alti papaveri del governo americano sono rinchiusi in vari bunker e sale di controllo per affrontare la peggiore delle crisi: un loro bombardiere vola verso Mosca per colpirla con testate atomiche, le sue comunicazioni con la base sono tagliate. Il rischio di Distruzione Mutua Assicurata è altissimo. Il presidente degli stati uniti si mette al telefono per parlare col primo ministro russo. Generali e scenziati discutono sul da farsi, chi cercando una soluzione pacifica, chi spingendo per la guerra.

Alzi la mano chi ha pensato a Il Dr. Stranamore.


E invece si tratta di Failsafe, un thriller di Sidney Lumet. Come Dr. Strangelove è in bianco e nero, è uscito pure lui nel 1964 e mostra un cast di tutto rispetto. A cambiare è l'atmosfera che in Failsafe è claustrofobica e dominata dalla paranoia. I piloti del bombardiere sono tagliati fuori da ogni comunicazione e in caso ne ricevano non possono essere sicuri che a parlare siano alleati o nemici. Il presidente degli USA è chiuso in una piccola stanza, unici compagni il telefono collegato direttamente con Mosca e un traduttore che sa quanto siano importanti le inflessioni della voce e del linguaggio. Altro centro focale è la sala comando in cui militari e politici in visita osservano il volo del bombardiere su di un enorme schermo simile al Risiko che si trovano a dare la caccia ai propri compagni. E in molti segmenti non ci sono musiche di accompagnamento ma si sente solo il silenzio della tensione.

Vedere come da una premessa e trama molto simile si possano creare due storie dagli intenti ed effetti così diversi mi lascia sempre meravigliato e ammirato per la bravura degli autori coinvolti. Oltre a essere tutto materiale da cui imparare le differenze tra commedia e dramma. Buttateci un occhio.

1 commento:

Mario De Roma ha detto...

Dal poco che me ne dici direi che uno è la parodia dell'altro. E che la parodia ha seppellito la serietà.